Atti del Seminario di studio Formanote (Verona, 26 settembre 2009) - Introduzione

Introduzione

"Il Trattato che istituisce la Comunità Economica Europea si impone all'attenzione del notariato italiano ed europeo per ragioni di indole generale e per ragioni specifiche che riguardano ad un tempo i soggetti (i notai nel loro aspetto di liberi professionisti) e l'oggetto dell'attività professionale...

In sostanza io vedo nella Comunità Economica Europea una fondamentale salvaguardia del notariato contro ogni pericolo di socializzazione, nazionalizzazione, dirigismo a cui conseguirebbe la sua involuzione verso forme di sempre più pesanti controlli fino alla abolizione della veste professionale e con essa fatalmente la totale estinzione della nostra stessa ragione di sussistere.

Ne deriva la necessità che tutti i notariati europei e specie quelli delle sei nazioni aderenti alla Comunità Economica Europea collaborino con fervore di intenti e di studi alla migliore attuazione del trattato in tutto quanto possa aver attinenza con la loro attività, esperienza e competenza".

Così scriveva un autorevole esponente del notariato italiano nel lontano 1957 (f. Lobetti Bodoni, Il notariato di fronte al Trattato che istituisce la Comunità Economica Europea, in Riv. not., 1957, I, p. 419), all'indomani della redazione del Trattato istitutivo della Comunità economica europea. Rilette oggi, alla luce dei profondi mutamenti intervenuti nel rapporto tra il diritto comunitario e i diritti nazionali, quelle proposizioni esibiscono una straordinaria attualità, rivelando la grande intuizione di chi, sin dalla nascita dell'integrazione europea, ne aveva colto non solo le grandi potenzialità di sviluppo nell'ambito giuridico, ma anche le rilevanti implicazioni per l'attività notarile.

Oggi, invero, l'influenza del diritto comunitario sull'ordinamento interno costituisce un dato di assoluta evidenza, riscontrabile in tutti i settori dell'esperienza giuridica nazionale, in particolare nell'area del diritto privato la cui progressiva "europeizzazione", come autorevolmente osservato, "costituisce forse lo sviluppo più importante registrato dalla materia nell'ultimo decennio; comunque ne rappresenta la prospettiva più probabile e di gran lunga la più stimolante" (A. Tizzano, Presentazione de Il Diritto privato dell'Unione europea, a cura di A. Tizzano, Torino, 2000, t. I, p. V).

Ciò anche in considerazione della straordinaria capacità di penetrazione delle norme comunitarie garantita sia dalla posizione di supremazia di dette norme rispetto a quelle nazionali e dalla diretta applicabilità delle stesse all'interno degli Stati membri, sia dalla presenza della Corte di Giustizia, chiamata a svolgere, nell'interpretazione delle norme comunitarie, una duplice funzione di nomofilachia (comunitaria) e di armonizzazione degli ordinamenti nazionali.

Nel quadro così descritto, che costringe gli operatori del diritto ad una opera di incessante aggiornamento, la Fondazione Italiana per il Notariato, sulla falsariga di quanto finora già realizzato, intende sviluppare l'attività di formazione specialistica di diritto comunitario, al fine di offrire ad un numero sempre maggiore di notai la possibilità di conoscere le novità normative e giurisprudenziali più rilevanti in materia, via di accesso non solo per ogni approfondimento scientifico, ma anche per lo svolgimento dell'attività professionale.

Al riguardo, infatti, non può sfuggire che il processo di integrazione europea, rappresenti una importante occasione di sviluppo delle attività professionali: come ricordato dal Prof. Tizzano in altra occasione, se "milioni di persone si spostano, vivono ed operano a livello europeo, ciascuna portandosi dietro inevitabilmente l'insieme delle proprie situazioni giuridiche e creandone di altre, è evidente che le professioni liberali e giuridiche in particolare, non possono che essere interessate e di regola favorite da questi sviluppi transazionali".

In tale prospettiva, si rivela centrale il ruolo del notaio, la cui attività è essenziale per garantire ai cittadini dell'Unione europea il pieno esercizio della propria libertà negoziale all'interno dell'ordinamento statale, nel rispetto del diritto comunitario.

È questo il filo conduttore del Convegno, che unisce temi solo apparentemente eterogenei, accomunati invero dalla rilevanza che, per il notaio, rivestono la conoscenza e la applicazione di quel diritto ai fini della soluzione delle specifiche questioni poste.

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