La circolazione giuridica dei beni culturali. Criticità nell'attuazione delle norme - INTRODUZIONE
INTRODUZIONE
I contributi raccolti in questo volume sono stati presentati nell'ambito del Convegno "La circolazione dei beni culturali: attualità e criticità" voluto ed organizzato a Firenze il 12 dicembre 2009 dalla Fondazione Italiana per il Notariato con l'obiettivo di fornire una lettura sistematica della normativa di interesse notarile della materia nella quale, come noto, concorrono aspetti sia di diritto pubblico che di diritto privato, stante la necessità di procedere ad un'attenta analisi delle varie problematiche, ricercare il corretto raccordo fra le due discipline, individuare le corrette soluzioni giuridiche a quelle problematiche di notevole respiro teorico-pratico che affaticano dottrina e giurisprudenza nella materia dei beni culturali e che si pongono, quasi quotidianamente, all'attenzione del notaio.
Il territorio italiano è straordinariamente ricco di autentiche bellezze naturali, paesaggistiche ed anche di bellezze urbane, artistiche e monumentali, quindi capita abbastanza frequentemente che il notaio sia richiesto di ricevere atti di trasferimento di tali beni e benché la loro circolazione in ambito nazionale è stata trattata in modo organico e sistematico dal codice dei beni culturali che vi ha dedicato l'intero capo IV, tuttavia i notai si sono preoccupati di approfondire le vicende circolatorie dei beni culturali, specie di quelli qualificabili come immobili, perché non tutte le problematiche che la circolazione di questi beni pone sono state affrontate e risolte.
A questo aggiungasi che i beni culturali ed ambientali appartenenti allo Stato, alle Regioni, agli altri enti pubblici territoriali, agli enti ed istituzioni ecclesiastiche non sempre sono stati oggetto di specifiche disposizioni di tutela il che rende oltremodo difficoltosa la loro qualificazione di beni culturali ai fini della circolazione, vuoi perché il procedimento di verifica non è stato attivato dagli enti interessati, vuoi perché per alcuni di essi, come ad esempio per i beni trasferiti in sede di liquidazione dalle società di cartolarizzazione degli immobili pubblici ai singoli enti che ne erano proprietari prima dell'instaurazione del procedimento di dismissione generalizzata, non è agevole stabilire se gli enti proprietari nel proseguire la dismissione già anticipata dalla liquidata Scip debbano o meno osservare le norme previste dal codice dei beni culturali in ordine alla verifica, all'autorizzazione ed alla denuncia ai fini dell'esercizio da parte dello Stato della prelazione artistica.
Queste sono alcune delle ragioni per cui si è ritenuto opportuno approfondire quelle questioni interpretative, non sempre adeguatamente trattate dalla dottrina, che in riferimento alle vicende circolatorie si sono poste all'interprete notaio anche in conseguenza di alcuni provvedimenti normativi che hanno apportato notevoli e sostanziali modifiche alla disciplina della circolazione contenuta nel codice dei beni culturali.
Gli studi contenuti in questo volume non hanno la pretesa di volere essere esaustivi o conclusivi del dibattito sulle problematiche che da tempo si agitano in questa materia, peraltro non tutte risolte o anche solo trattate dalle nuove disposizioni legislative; hanno invece l'intento di procedere ad una sorta di ricognizione dello "stato dell'arte" nella prospettiva di fare chiarezza su alcuni punti salienti della circolazione dei beni culturali che maggiormente interessano i notai sempre impegnati nella ricerca di soluzioni idonee a soddisfare gli interessi del cliente ma rispettose delle finalità di tutela perseguite dal legislatore nelle vicende circolatorie di tali beni.
Le relazioni affidate al Direttore regionale dei beni culturali della Toscana, a professori universitari ed a notai, ai quali tutti rinnovo il ringraziamento per aver accettato l'invito a partecipare al Convegno, hanno spaziato dalle domande che la dottrina si pone, ai problemi che la prassi notarile solleva. Ne consegue che, anche in questa occasione, non è stato tradito lo spirito dei convegni della Fondazione teso a mantenere un forte collegamento tra teoria e prassi applicativa ed a realizzare un giusto equilibrio tra l'approfondimento teorico, necessario per individuare la logica del sistema, e l'approccio operativo, volto a calare nella realtà quotidiana le soluzioni elaborate.
Le relazioni, muovendosi su queste direttive, sono riuscite a fornire un quadro completo della disciplina applicabile alla circolazione dei beni culturali giungendo a conclusioni certe, necessarie per dare risposte altrettanto certe agli interrogativi sollevati dalla prassi ed offrendo, nel contempo, soluzioni pratiche per le problematiche affrontate.
L'organizzazione dei lavori ha fatto sì che nella prima sessione fossero affrontate le questioni di carattere generale in tema di circolazione dei beni culturali, con particolare riguardo alle criticità nell'attuazione delle norme, mentre nella seconda fossero affrontate, anche in un'ottica de iure condendo, problematiche più specifiche, verificando come si dovesse integrare la disciplina dei beni culturali con altre normative di settore, in particolare ci si è soffermati sulle problematiche connesse alla costituzione degli enti cui affidare i programmi di valorizzazione dei beni culturali di pertinenza pubblica con la partecipazione degli enti proprietari ed il conferimento d'uso dei beni culturali da valorizzare, sulle problematiche connesse alla circolazione dei beni culturali di interesse religioso appartenenti ad enti ed istituzioni ecclesiastiche che costituiscono una parte rilevante del patrimonio storico-artistico italiano e, infine, sulle problematiche di fiscalità indiretta relative ad atti aventi ad oggetto beni culturali anche in una prospettiva di semplificazione e modifica della attuale disciplina.
Alla luce di queste considerazioni il volume si propone di ricostruire nelle sue linee fondamentali la disciplina della circolazione dei beni culturali fornendo una riflessione approfondita con riferimento ad alcuni tra i principali problemi ad essa relativi ed una serie di chiavi di lettura che ben potranno, nell'attività quotidiana, rivelarsi molto utili per dare soluzione alle problematiche più ricorrenti.
Francesco Giambattista Nardone
Notaio in Prato
Consiglio Nazionale del Notariato
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