Introduzione
Introduzione
Firenze, 29 Ottobre 2010
Il presente Convegno di studio della Fondazione italiana per il Notariato sull'atto notarile informatico, a poco meno di tre mesi dall'entrata in vigore del decreto legislativo n. 110 del 2 luglio 2010, si pone quale base di avvio per un imprescindibile accurato percorso di approfondimento e di formazione, sia su quelli che sono, e che ancor di più saranno dopo l'emanazione dei decreti attuativi, gli effetti prodotti dal citato decreto sull'attività del notaio, sia su come il notaio stesso dovrà prepararsi ad operare.
Un percorso che, nell'interesse di ciascun notaio e della categoria, per l'importanza e le diverse implicazioni della materia da trattare, non può articolarsi semplicemente su iniziative analoghe a questo incontro di studio, anche di maggiore spessore, forse, ma sostanzialmente autonome e non coordinate tra di loro.
E' preferibile, su un piano strettamente culturale, di divulgazione scientifica e di formazione operativa, che questo percorso sia impostato in modo organico, in una logica di continuità e di sviluppo, raccordando la molteplicità di interventi e di contributi diretti al necessario approfondimento scientifico che col tempo si susseguiranno, ed elaborando anche delle linee guida applicative condivise, così da arrivare insieme alla piena comprensione e padronanza professionale dei complessi fenomeni che interessano.
Su un piano più propriamente politico, di competenza degli organismi di rappresentanza della categoria notarile, il percorso da intraprendere sarà da compiersi insieme agli interlocutori più prossimi, in particolare insieme a quei settori della pubblica amministrazione con i quali abitualmente le istituzioni del Notariato interagiscono, in un'ottica di stretta e reciproca collaborazione per non vanificare gli obiettivi del legislatore, bensì per ottimizzare gli sforzi comuni diretti alla realizzazione di quegli obiettivi.
Non è compito mio analizzare la novità legislativa posta come tema del Convegno perché lo faranno i relatori che qui appresso si avvicenderanno a spiegare e a svolgere le prime riflessioni.
Piuttosto, ciò che mi preme è rimarcare l'importanza del decreto legislativo n. 110/2010, che, come è noto, ha provveduto ad inserire nell'ordinamento del Notariato le disposizioni necessarie a dare attuazione, in materia di documento informatico notarile, alla normativa del codice dell'amministrazione digitale.
Credo, con profonda convinzione, che ci troviamo davanti l'intervento legislativo di maggior rilievo per il Notariato dalla legge n. 89 del 1913 in poi; intervento che determinerà un cambiamento storico, assolutamente epocale.
Si delineeranno nuovi scenari, nuove prospettive. L'intera categoria si troverà ad affrontare nuovi impegni. Occorrerà, pertanto, attrezzarsi per superare la prova. Prova, questa, che ha tutti i caratteri di una sfida. Una sfida ardua, alla quale non ci si potrà sottrarre; una sfida che definirei vitale. Il futuro del Notariato dipenderà molto da questo fondamentale passaggio, da come lo si affronterà e da come lo si traverserà. Non si dovranno deludere le aspettative del legislatore e di tutti coloro che credono nell'innovazione per migliorare la società.
Nel momento in cui l'intera società, sempre più globalizzata, è ormai avviata a trasformarsi da "società industriale" a "società informatizzata", sarebbe assolutamente fuori luogo avere atteggiamenti di diffidenza, se non addirittura di avversione, di preclusione al nuovo. E' necessario accettare le nuove situazioni, man mano che si presentano, capirle, adattarsi ad esse.
La capacità di adattamento è indispensabile in un mondo in continua evoluzione. Non è possibile cercare di conservare le abitudini di un tempo, facendosi prendere da istinti di affezione al passato. Si deve, invece, con un atteggiamento mentale improntato a giusta duttilità, imparare rapidamente ad operare nelle situazioni nuove che si presentano; occorre studiarle e capire quali opportunità esse offrano. Si è all'inizio di una nuova era, nella quale bisogna entrare con entusiasmo e con curiosità, insieme a grande attenzione e responsabilità.
Da parte di tutte le istituzioni notarili, dunque da parte del Consiglio nazionale del Notariato, dei Consigli notarili distrettuali, dei Comitati regionali, e da parte anche di Federnotai, si dovrà lavorare per accompagnare i notai in questo percorso di cambiamento, offrendo loro un efficace coordinato sostegno. La Fondazione italiana per il Notariato su questa strada già si è mossa: è di recente memoria il Convegno tenutosi, con la collaborazione della Commissione informatica del Consiglio nazionale del Notariato, a Milano nel passato mese di maggio, ancora prima, seppure di poco, dell'emanazione del decreto legislativo n. 110/2010.
Da parte della Fondazione, in stretto collegamento con gli altri organismi notarili, ci si adopererà principalmente per favorire il mutamento di mentalità, divulgando nuova cultura, e per sviluppare in ognuno le capacità di adeguamento al cambiamento di sistema, adattando il proprio know-how e il proprio background professionale.
Si studieranno e si intraprenderanno le iniziative più idonee al raggiungimento dello scopo. Sarà necessario prevedere un'organizzazione per istruire i più versatili, i quali poi provvederanno ad istruire a loro volta gli altri, capillarmente su tutto il territorio nazionale. Si dovrà pensare, inoltre, di organizzare, cercando di istituzionalizzarli, corsi di formazione per i vincitori di concorso, nel periodo di tirocinio, in attesa della nomina a notaio.
Tutto ciò sarà finalizzato ad evitare all'interno della categoria il c.d. divario digitale. Si dovrà impedire di avere una categoria a sviluppo disomogeneo, a disuguale operatività, perché una siffatta asimmetria determinerebbe un danno all'efficienza generale della categoria stessa, costituendo un serio pericolo per il suo futuro. Occorre quindi un progetto di formazione e di addestramento ad ampio raggio, che, istillando nei notai nuova cultura, li istruisca a gestire in prima persona la transizione dalla carta ai bit.
E' doveroso da parte mia a questo punto ricordare l'impegno assiduo, dal 2005 in avanti, del Consiglio nazionale insieme alla Commissione informatica, per conseguire il citato decreto legislativo, su cui adesso si andrà a dibattere.
Infine, desidero esprimere il più autentico apprezzamento e il più vivo ringraziamento all'Ufficio legislativo del Ministero della giustizia per la sensibilità, non soltanto giuridica, con cui esso ha governato il processo di formazione della normativa, e in particolare a tutti quei magistrati che, con competenza e passione, a fianco dei notai hanno condiviso l'impresa.
Guido Bolognesi
Notaio in Roma Coordinatore del Comitato Scientifico Fondazione Italiana per il Notariato
Milano, 28 Maggio 2010
Aprendo i lavori del Convegno Milanese del 28 maggio 2010 "Introduzione all'atto notarile informatico: profili sostanziali e aspetti operativi" ricordavo - e mi piace anche qui ricordare - come gli organizzatori del Convegno (Fondazione Italiana per il Notariato - Commissione informatica del CNN - Consigli notarili di Milano e Firenze) abbiano voluto considerarlo quale specifico evento formativo per i notai italiani.
Primo, nel programma della Commissione informatica, di una serie di analoghi eventi finalizzati ad ampliare la conoscenza dell'informatica notarile e del diritto dell'informatica e di mettere in condizione la generalità dei notai di svolgere con modalità informatiche, prestazioni professionali della propria funzione, con la maggior consapevolezza del significato e degli effetti giuridici delle operazioni svolte con le dette modalità informatiche e telematiche.
L'ampliamento della conoscenza del codice dell'amministrazione digitale e in genere della normativa in materia informatica, del rapporto tra questo sistema di regole e la legge notarile, inteso quindi come un capitolo rilevante e ineludibile della formazione e dell'aggiornamento della cultura professionale.
Tanto più ora che è stato approvato il decreto legislativo intitolato "Disposizioni in materia di atto pubblico informatico" che costituisce certamente una profondissima innovazione della legge notarile e quindi delle modalità di possibile esercizio della funzione notarile.
Il provvedimento che riconosce l'atto notarile informatico è il risultato anche di una convinta azione del CNN che da un lato è stata finalizzata alla approvazione di una nuova normativa che colmasse il vuoto tra legge notarile e codice dell'amministrazione digitale, armonizzando le due discipline e quindi rendesse possibile l'atto notarile con modalità informatiche e d'altro lato ha, con l'impiego di rilevanti risorse economiche, esclusivamente proprie, dotato il Notariato italiano della strumentazione tecnica necessaria anche per la formazione e la conservazione degli atti notarili informatici e per la trasmissione anche di tali atti alla pubblica amministrazione.
Al conseguimento dell'uno e dell'altro obiettivo ha dato un contributo determinante, di studio e di attività personale, il gruppo di colleghi che ha costituito la Commissione informatica del CNN e al quale si deve anche in buona misura l'ideazione e la realizzazione del Convegno al quale hanno contribuito con diverse importanti relazioni.
Il Convegno di Milano è stato quindi un fatto rilevante, anche per l'ampia e attenta partecipazione di colleghi. Non dovrà però restare un evento isolato se si vuole realmente conseguire quella finalità di generalizzazione e approfondimento della formazione in materia.
Sono convinto che il nuovo CNN, la Commissione informatica e il suo nuovo Coordinatore daranno ancora una volta un rilevante contributo di idee e di attività anche operando per la miglior definizione dei regolamenti attuativi delle nuove norme in materia di atto notarile informatico.
In tale prospettiva anche i materiali qui riuniti costituiscono certamente, nella loro specificità, un utile apporto di approfondimento e di prospettiva.
Bruno Barzellotti
Notaio in Brescia Coordinatore della Commissione Informatica Consiglio Nazionale del Notariato e Presidente Notartel (fino all'8 luglio 2010)
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