Introduzione
Introduzione
La equilibrata e puntuale pianificazione del territorio, la programmazione delle più idonee direttrici per il suo armonico ed ordinato sviluppo trovano il loro fondamento in un interesse pubblico di preminente importanza: la soddisfazione di primari bisogni della collettività.
La elaborazione di piani e programmi che determinino la destinazione d'uso dei suoli e la distribuzione nel territorio di servizi e strutture comportano la individuazione ed assunzione di scelte strategiche da perseguire nel medio-lungo periodo.
La necessità di conciliare esigenze spesso confliggenti tra loro, l'aumento continuo dei bisogni da fronteggiare, l'inesauribile assottigliamento delle risorse economiche e finanziare disponibili rendono sempre più arduo e problematico l'intervento dell'ente pubblico nella pianificazione degli interventi edilizi.
Da qui, negli ultimi anni, il ricorso sempre più frequente a meccanismi innovativi consistenti essenzialmente nelle tecniche di perequazione nei suoi vari aspetti e definizioni.
Tecniche che consentono una proficua e funzionale integrazione tra i compiti istituzionali dell'ente pubblico e le istanze operative dei privati.
Tecniche che permettono sia di evitare che si verifichino disuguaglianze tra le diverse proprietà a seguito delle scelte programmatiche adottate, eliminando così ogni e qualsiasi discriminazione, sia di programmare interventi per finalità pubbliche senza oneri per l'ente pubblico, ed anche - attraverso la regolamentazione della circolazione - di soddisfare le necessità sociali ed economico finanziarie degli interventi edificatori dei privati.
Ulteriore conseguenza la possibilità, per la mano pubblica, di effettuare interventi acquisitivi delle aree per la realizzazione di opere pubbliche e insediamenti sociali a costo zero, senza procedere ad espropriazioni, così evitando i notevoli oneri derivanti dal pagamento degli indennizzi espropriativi, ed attuando nel contempo, mediante il ricorso a negozi compensativi, una equa incentivazione e redistribuzione delle capacità edificatorie sull'intero territorio.
Il tutto, naturalmente, deve avvenire secondo regole sicure, di univoca interpretazione che riducano al minimo il sacrificio dei privati nel perseguimento dei preminenti interessi pubblici.
Regole che, nel rispetto dei principi fondamentali dell'ordinamento giuridico, disciplinino compiutamente gli effetti reali delle transazioni, e garantiscano la ordinata circolazione dei diritti edificatori nel complesso contesto economico, fiscale, finanziario.
Indispensabile, lì dove ci sono regole da rispettare, l'intervento del notaio, pubblico ufficiale al quale lo Stato affida la pubblica fede, e quindi la certezza e la sicurezza dei rapporti patrimoniali, principalmente mediante la puntuale e rigorosa efficienza dei registri pubblici, cui da sempre preminentemente concorre, garantendo anche la certezza dei dati immessi.
Un intervento, quello del notaio, realmente imprescindibile lì dove si tratta di conciliare ed integrare pubblico e privato, consolidando la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, prevenendo contenziosi e contribuendo, in definitiva, a ridare un auspicabile respiro ad un settore, quello edilizio, di straordinaria importanza per l'economia del Paese.
Bruno Volpe
Notaio in Bari Presidente del Comitato Regionale Consigli Notarili della Puglia
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