La creazione e l’utilizzo di “Vincoli in rete”
La creazione e l’utilizzo di “Vincoli in rete”
di Vincenzo Gunnella
Notaio in Firenze

La carta del rischio del patrimonio culturale

La legge 19 aprile 1990, n. 84 ha istituito un piano organico di inventariazione, catalogazione ed elaborazione della carta del rischio dei beni culturali.

La finalità del programma di catalogazione, inventariazione, prevenzione e salvaguardia dei beni culturali e ambientali stabilito nella legge 84/90 era, tra l’altro, l’elaborazione di una carta conoscitiva aggiornabile della situazione di rischio dei beni pubblici e privati, storico-artistici, architettonico- ambientali, archeologici, storico-scientifici, linguistico, etnografici, archivistici e librari, nonché di tutti quei beni che costituiscono una rilevante testimonianza della storia della civiltà e della cultura, con relativa banca dati.

Tale legge designava l’Istituto centrale del restauro (Icr) per sovraintendere e coordinare la realizzazione dei progetti per la formazione della carta conoscitiva aggiornabile relativa alla situazione di rischio del patrimonio e della banca dati nazionale.

Gli elaborati catalografici realizzati dal programma della legge in oggetto e tutti quelli precedentemente redatti dalle soprintendenze competenti e dagli istituti centrali o comunque da essi validati, costituiscono materiale documentale da allegarsi obbligatoriamente ad ogni progetto di recupero di immobili o aree, di singoli beni mobili, di complessi o collezioni e da utilizzarsi per la redazione della strumentazione urbanistica.

Il sistema attuale è stato frutto dell’evoluzione della struttura realizzata dall’Istituto centrale del restauro, per fini della ricerca scientifica, negli anni Novanta ed è in servizio in internet come supporto alla tutela e come strumento di dialogo, collaborazione e integrazione con gli enti locali territoriali, altri enti pubblici e i professionisti, secondo il dettato della legge.

Il sistema è complementare al Sigec (Sistema informativo generale del catalogo), nel senso che condivide con il catalogo la fascia di informazioni anagrafiche di base.

A oggi il sistema contiene i dati sui beni immobili, che costituiscono l’elemento fondamentale di un sistema geografico e ne possiede tutte le funzioni Gis.

Di grande rilevanza è la banca dati di circa 130.000 decreti di vincolo sui beni immobili sia pubblici sia privati emessi a partire dal 1902 e sino al 2004/2005 (per il Lazio l’aggiornamento è al 2007).

L’Istituto superiore centrale del restauro (già Icr) ha realizzato un Sistema informativo territoriale della “Carta del rischio del patrimonio culturale”, ossia un insieme di banche dati (Gis) che documenta la vulnerabilità del patrimonio, monumentale e archeologico, distribuito nelle città storiche e nel territorio italiano in relazione ai principali fenomeni di rischio naturale e antropico.

La “Carta del rischio del patrimonio culturale” rappresenta un sistema informativo territoriale di supporto scientifico e amministrativo agli enti statali e territoriali preposti alla tutela, salvaguardia e conservazione del patrimonio culturale, e uno strumento di supporto per le attività scientifiche e amministrative di rispettiva competenza.

Lo strumento di base è costituito da un Sistema informativo territoriale (Sit), consultabile on line (www.cartadelrischio.it), che rappresenta un sistema di banche dati, alfanumeriche e cartografiche, in grado di esplorare, sovrapporre ed elaborare informazioni intorno ai potenziali fattori di rischio che investono il patrimonio culturale.

La struttura è composta da tre banche dati strettamente integrate:

- cartografia e beni;

- repertorio beni e vulnerabilità;

- decreti di vincolo.

La banca dati dei decreti di vincolo

La banca dati relativa ai decreti di vincolo è composta dagli atti di vincolo storico-artistico emessi su beni immobili dall’amministrazione nel periodo 1902-2004 dove gli atti, raccolti e archiviati in formato raster, risultano accessibili attraverso un data base relazionale che riporta in forma tabellare le informazioni anagrafiche di ciascun atto.

Gli atti di vincolo storico-artistico riguardano i beni di proprietà privata, di proprietà di enti pubblici e privati, e di proprietà demaniale, corredati dalle note di trascrizione alla Conservatoria dei RR.II. o al Libro tavolare, dalle relazioni storico-artistiche, dagli allegati cartografici e fotografici, dagli elementi catastali presenti.

Nella banca dati dei decreti di vincolo sono stati raccolti circa 130.000 decreti, diretti e indiretti, di cui 112.000 circa emessi dalle Soprintendenze architettoniche o miste e 16.000 circa emessi dalle Soprintendenze archeologiche.

Questi decreti interessano circa 50.000 beni immobili. Tutti i beni, al di fuori di quelli interessati da declaratorie, sono di proprietà privata.

Il sistema comprende tutte le regioni rientranti nella competenza del Ministero per i beni e le attività culturali, a cui si aggiunge la Sicilia Sono escluse il Trentino Alto Adige e la Valle d’Aosta.

Il progetto “Vincoli in rete”

Il servizio Vincolinrete consente a liste definite di professionisti, dotati di opportune credenziali, di accedere alla base di dati georiferita dei vincoli imposti dal Ministero per i beni e le attività culturali su beni architettonici e archeologici.

La base dati è stata generata dall’Istituto centrale per il restauro attraverso il progetto ‘Carta del rischio’, che ha previsto la raccolta, presso tutti gli uffici periferici del Ministero, dei decreti di vincolo e dei relativi allegati.

La raccolta sistematica, verificata dai funzionari degli uffici periferici sulla base delle liste dei decreti, si è conclusa nel 2005.

Le informazioni essenziali (oggetto, estremi del decreto, indirizzo, riferimenti catastali, ecc.) di ciascun decreto sono state inserite in un database.

I decreti completi degli allegati sono stati rasterizzati e archiviati in formato Pdf.

I beni, sulla base delle informazioni di localizzazione (indirizzo, riferimenti catastali), sono stati individuati sul territorio con l’ausilio di stradari e foto aeree.

Nel 2007 il CNN e il Ministero per i beni e le attività culturali hanno stipulato una convenzione per l’accesso al servizio di tutti i notai associati.

L’accesso al servizio avviene soltanto tramite la Run del Notariato e il sistema di identity management gestito da Notartel.

L’interfaccia del servizio Vincolinrete è stata costruita sulla base di specifiche funzionali analizzate con alcuni rappresentanti del Notariato.

La base dati è composta da tutti i decreti di vincolo raccolti ed esclude dalla consultazione le altre informazioni che compongono la banca dati della Carta del rischio (beni pubblici, schede di vulnerabilità o di danno dei beni, cartografia tematica relativa alle pericolosità ambientali e antropiche, ecc.).

L’accesso al data base dei decreti di vincolo avviene nella seguente maniera:

1. Si accede alla Run.

2. Si accede all’Area lavoro.

3. Si seleziona “Servizi on line con la pubblica amministrazione”.

4. Si sceglie il servizio Vincolinrete.

5. Si seleziona il link di accesso al servizio

6. Su impresa.gov si sceglie «Vincoli in rete».

7. Quindi si seleziona la home del servizio Vincolinrete.

La ricerca del decreto può avvenire in modalità alfanumerica o geografica.

La prime modalità consente la ricerca attraverso la compilazione anche parziale di una specifica scheda.

L’utente è supportato da apposite liste che vengono generate dal sistema man mano che si procede nella compilazione della scheda.

La ricerca geografica si può effettuare navigando sul territorio attraverso funzioni da pan e zoom e selezionando interattivamente i beni che appaiono con un simbolo e con la denominazione del bene stesso.

La ricerca geografica può essere facilitata attraverso l’inserimento dell’indirizzo attuale limitato anche solo al nome della strada. In tal caso il sistema effettuerà uno zoom sulla zona in cui ricade quella strada o quell’indirizzo specifico.

Le informazioni sul decreto, i Pdf dei decreti stessi e l’estratto di mappa, possono essere stampati. Infine il sistema conserva, per ciascun utente registrato, la cronologia dei decreti selezionati, in modo tale da non dover ripetere la ricerca ogniqualvolta si ha bisogno di consultare di nuovo un decreto già selezionato in precedenza.

Scegliendo la ricerca geografica, la ricerca del vincolo avviene nella seguente maniera:

1. Dal menu di «Vincolinrete» si seleziona Ricerca geografica.

2. Nella nuova pagina si inserisce città e via di interesse.

3. Si effettua un doppio clic per zoom sulla zona di interesse.

4. Si sceglie l’icona (i) «seleziona bene» e si clicca sul punto rosso che indica l’immobile.

5. Si sceglie il decreto dall’elenco.

Una volta scelto il decreto è possibile visualizzare i dati dell’immobile, nonché visualizzare e stampare il decreto stesso e gli altri dati allegati.

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