La riforma del c.d. Terzo settore e l’imposizione fiscale delle liberalità indirette - PAGINA INTRODUTTIVA
PAGINA INTRODUTTIVA
Il volume raccoglie gli atti di due convegni di Studi promossi dalla Fondazione italiana del Notariato, sulla riforma del c.d. Terzo settore e sulla imposizione fiscale delle liberalità indirette, tenutisi rispettivamente a Roma il 22 giugno 2017 e a Bologna il 26 maggio 2017.
Il primo tema è al centro dell’attenzione e del dibattito in ambito politico e giuridico, alla luce anche dell’approvazione definitiva dei decreti legislativi di attuazione della legge delega (legge 6 giugno 2016, n. 106).
Il legislatore è intervenuto sulla materia in esame, nell’ottica di fornire un’adeguata regolamentazione, anche dal punto di vista fiscale, al mondo degli enti no profit, settore che negli ultimi anni ha avuto una grande espansione, pur in assenza di norme di sistema tendenti ad organizzare e disciplinare compiutamente tale fenomeno.
L’art. 4 del codice del Terzo settore definisce tali enti, tra gli altri, facendo riferimento alle organizzazioni di volontariato, alle imprese sociali, alle cooperative sociali.
Vengono pertanto in rilievo le organizzazioni senza scopo di lucro, in larga misura regolamentate fino ad oggi da norme speciali. Anche a seguito dell’ultimo intervento legislativo, però, e diversamente da quanto avvenuto per la recente riforma del diritto societario, il tessuto codicistico non ha subito variazioni, restando il nuovo corpo normativo estraneo al nostro codice civile.
Nella nuova disciplina grande rilievo è riservato alla figura del notaio, nella sua importante funzione di garante delle regole e di soggetto delegato dallo Stato ai controlli sulla categoria dei contratti associativi e societari.
Il secondo tema invece, continua a suscitare l’interesse degli interpreti, in particolar modo all’esito
di nuove interpretazioni ed orientamenti provenienti dall’Amministrazione finanziaria.
Una specifica attenzione è stata dedicata ai problemi di maggior rilevanza per l’attività notarile nel settore delle liberalità indirette.
In particolare sono state evidenziate le fattispecie più ricorrenti nella prassi ed il necessario meccanismo di collegamento negoziale frequente in tali ipotesi, dal punto di vista civilistico, anche alla luce degli ultimi orientamenti della giurisprudenza di legittimità.
Dal punto di vista fiscale, invece, centrale è stata la riflessione sulla figura dell’abuso del diritto e sulle conseguenze di tali operazioni anche con riguardo alle imposte dirette.
Anche in questo caso, il ruolo del notaio appare decisivo nell’attività di consulenza delle parti ed al fine della scelta delle prassi operative più virtuose.
Ancora una volta, quindi, la Fondazione italiana del Notariato propone all’attenzione dell’universo notarile e del dibattito giuridico italiano, attraverso i contributi di autorevoli esponenti del mondo accademico e professionale, spunti di riflessione su argomenti di attualità con l’auspicio di contribuire a dare certezze agli interpreti e agli studiosi dei temi trattati.
Michele Labriola
Consigliere Fondazione italiana del Notariato
Consigliere nazionale del Notariato
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