Il contratto di rete
Atti del Convegno tenutosi a Roma il 25 Novembre 2011 (N. 1/2012)

Raramente un articolato normativo ha suscitato tanta attenzione e tante aspettative nel mondo economico, per l'acquisita consapevolezza che solo crescendo di dimensioni le imprese possono restare competitive sul mercato.Il modello organizzativo della "rete" consente la creazione di un network tramite il quale, pur conservando la propria autonomia, più imprese coordinano la propria attività, mirando fra l'altro a ridurre i costi di transazione anche mediante la creazione di economie di scala. Non esiste un solo modello di rete, a connotazioni e forme diverse, in ragione delle peculiarità dello scopo o delle modalità attuative. Con un denominatore comune: aumentare l'efficienza tramite il coordinamento e l'integrazione funzionale fra imprese. Per questo il "contratto di rete" rappresenta una sfida da raccogliere rivolta da un lato ai singoli imprenditori dall'altro ai consulenti giuridici e in particolare ai notai, a cui il legislatore ha affidato la responsabilità della stipula del "contratto di rete" e che devono quindi essere capaci di offrire alle istanze imprenditoriali regole negoziali adeguate alla specificità dell'operazione e idonee a risolvere efficacemente i possibili conflitti che la collaborazione può generare.
Questo numero è stato chiuso in redazione il 3 settembre 2012



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