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Le “nuove famiglie” e la parificazione degli status di filiazione ad opera della L. 219/2012 Atti dei Convegni di Milano, 7 marzo 2014 - Bolzano, 21 marzo 2014 - Salerno, 13 giugno 2014 (N. 3/2014)
Il termine famiglia, sotto il profilo sociologico e giuridico, ha assunto nel tempo e nei luoghi, significati distinti. È un dato di fatto, anche statistico, la profonda trasformazione che ha investito, di recente, le strutture della famiglia: dalle famiglie omogenitoriali, alle coppie dello stesso sesso, alle unioni non matrimoniali, alla genitorialità c.d. "non naturale", fino alle coppie transnazionali. La globalizzazione, il progresso delle scienze mediche e i flussi migratori hanno portato ad una contaminazione dei modelli culturali, religiosi e sociali di famiglia, che ha messo in crisi le legislazioni nazionali e sollevato nuove questioni che gli operatori del diritto, in particolare magistrati e notai, si trovano a dover affrontare. In Italia, dopo la riforma del ’75, nessun intervento ha inciso in modo così profondo sui rapporti familiari quanto la Legge n. 219/2012 e il D.Lgs. n. 154/2013, che hanno introdotto il nuovo principio di unicità dello status filiationis, in forza del quale sono state superate le residue differenze di trattamento giuridico tra figli matrimoniali e figli non matrimoniali. Di qui, l’impegno nel 2014 della Fondazione Italiana del Notariato ad approfondire, in tre convegni, la realtà delle "nuove famiglie" e la loro attuale regolazione giuridica, sotto l’aspetto dei rapporti sia personali che patrimoniali e, quindi, anche successori. Proprio le attribuzioni patrimoniali programmate in relazione a tali rapporti necessitano della conoscenza del vigente quadro giuridico di riferimento, sia interno che comunitario, e quindi, per quanto attiene alle successioni c.d. transfrontaliere, anche del nuovo Regolamento UE 650/2012. In questo contesto, il notaio - da sempre attento alla volontà dei singoli e alle tendenze in atto nella società - è sempre più spesso anche il giurista pratico che, con un utilizzo accorto dell’autonomia privata, contribuisce ad individuare, nel rispetto della legalità, nuove soluzioni per la disciplina dei rapporti tra soggetti privati, in questo caso all’interno delle "nuove famiglie". |